Astenersi: vecchi barbagianni, eruditi sul piedistallo, putti ricci e biondi (da non confondere con i puffi blu) e ogni altro stereotipo.
Quando leggi o senti la parola “Guida Interiore” pensi subito ad un vecchiardo con la barba lunga che ti guarda dall’alto in basso? O all’angelo custode coi riccioli biondi e le guance paffute, tutto carino e coccoloso?
Ebbene cambia le tue aspettative e apri la tua mente perché sui piedistalli ci stanno le statue e di “carino e coccoloso” ci sono giusto forse i pinguini di Madagascar o i peluche che tieni sul letto.
Qui scoprirai chi sono davvero le Guide Interiori e credimi sapranno sorprenderti (proprio come i pinguini di Madagascar).
Le Guide interiori per antonomasia.
Ecco due Guide conosciutissime, diciamo le Guide per antonomasia: Virgilio e Beatrice. Quelle che accompagnano Dante mentre va a girovagare tra Inferno, Purgatorio e Paradiso.
L’imperturbabile Virgilio e Beatrice la donna ideale… Meravigliose Guide, senza alcun dubbio.
Ora ti chiedo: cosa ti fanno provare se devi immaginartele al tuo fianco? Sì proprio al tuo.
Dillo, dillo, intanto non ti sento. Esprimi con sincerità ciò che emerge, senza giudizio, che per giudicarti c’è sempre tempo.
Fatto?
Allora adesso che siamo più in confidenza, posso dirti quello che facevano venire in mente a me.
Il mio ricordo si basa su ciò che mi ha trasmesso la mia professoressa alle superiori, o meglio, su ciò che ho raccolto io del suo modo di raccontare del viaggio di Dante e delle sue guide
(Leandro se stai leggendo salta qualche riga)
(No, scherzo, puoi leggere)
Vi svelo un segreto: ho sempre ammirato Virgilio, ho sempre desiderato incontrarlo per poterci scambiare quattro chiacchiere. Per Beatrice avevo un occhio in meno di riguardo invece e forse, a dirla tutta, era solo invidia…
In ogni caso, trovavo entrambe inarrivabili, così distanti da me, un’utopia.
Le Guide interiori sono davvero così?
A pensare alla austerità di Virgilio e alla purezza di Beatrice mi viene ancora l’orticaria adesso. Insomma, pensavo, a chi verrebbe voglia di passarci insieme ogni istante? Ogni singolo istante, mi capite, vero?
Temevo che mi avrebbero bacchettata dal mattino alla sera, che mi avrebbero ricordato con la loro sola presenza quanto io fossi insignificante.
Avevo paura che mi sgridassero un po’. Come l’angelo custode di cui raccontava mia nonna che ripeteva in continuazione che ogni via scelta poteva diventare un errore madornale.
Mi sarei ritrovata confusa, con il terrore di compiere un passo falso, di sperimentare la vita e ritrovarmi in uno dei gironi infernali ad affogare nel fango o chissà cos’altro…
Ma sono davvero questo le Guide Interiori? Oppure è il modo in cui interpretiamo la loro rappresentazione a mandarci in crisi?
Sono davvero così severe e intransigenti? Così spocchiose nella loro immensa saggezza? Così immense da farci sentire delle nullità?
Ebbene, gioiscine: proprio no! Sono esattamente l’opposto.
Chi sono davvero le Guide Interiori? Scopriamolo insieme.
Se leggendo la Divina Commedia o mentre la sentivi spiegare, come me ti sei chiesto, come poteva tornarti utile nella tua vita normale quel messaggio allegorico, così serio, profondo e a tratti pesante.
Se come me, la tua vita rispecchia a volte inferno, paradiso e purgatorio senza farti mancare nessuna delle possibili combinazioni.
Se come me, a volte alzi gli occhi al cielo, sospiri e cerchi supporto, sostegno, aiuto…
Questa serietà non rischia forse di travolgerti come un macigno?
Allora dove sta la leggerezza? Dove sta la gioia? Dove sta il divertimento? Ad affrontare le sfide della vita senza il sorriso si rischia magari di annoiarsi, poi di incupirsi o peggio ancora di cedere al desiderio di provare subito l’incarnazione successiva… (sono sarcastica, ovvio ), ma non è così?
Pensaci un attimo.
Siamo qui per essere felici, per godere della bellezza che ci circonda.
Siamo chiamati ad assaporare il cibo (tutto il cibo, anche quello che poi scopriamo farci schifo, anzi soprattutto quello).
Siamo al mondo per stare a guardare un tramonto, per meravigliarci di quanto è bello nostro figlio quando dorme o quando mangia.
Viviamo in relazione per sorprenderci della saggezza dei nostri nonni e di quanto sia confortante l’abbraccio della mamma, ancora adesso…
E sarebbero ancora molti gli esempi da fare, ma mi fermo qui, tanto sei sveglio, sei sveglia, e capisci dove voglio arrivare.
Come potrebbero quindi le nostre Guide, che sono con noi dall’istante in cui la nostra Anima si incarna (e magari anche da vite precedenti), non essere divertenti, non avere a cuore la nostra felicità?
Le Guide Interiori sono divertenti (che scoop 😍!)
Chi gioca con noi da piccoli e ci accompagna mentre diventiamo i teppistelli del rione?
Chi asciuga i nostri pianti che sono torrenti inarrestabili e ci fa tornare il sorriso quando i genitori non accontentano uno dei nostri più grandi desideri o la nostra amichetta del cuore ci snobba?
Chi ci sta sempre attorno mentre decidiamo di metterci alla prova con sfide al limite della frattura di qualsiasi osso per decidere chi è il più figo del gruppo?
Chi ride insieme a noi mentre per una battuta che la mente ci ripropone ci pieghiamo in due dalle risate da soli in camera?
Le nostre Guide, sì, proprio loro! Quelle che fanno accendere la radio (come Alexa) “et voilà”, ecco proprio la canzone che volevi ascoltare. Subito ti si illumina il volto.
Quando hai bisogno di sentire qualcuno ed ecco che squilla il telefono e la voce che risponde è quella che ti scalda il cuore.
Oppure quando vuoi vedere quel film ma ecco, niente, non va e ti tocca guardarne un altro e poi scopri che era proprio bellissimo, preciso preciso per te!
Le Guide sono quelle che ti amano qualunque cosa combini. Conoscendoti meglio di te stesso, ti stanno accanto, ti permettono di scoprire chi sei e di riconoscerti, di riscoprirti, di risvegliarti.
La mia esperienza con le Guide Interiori.
Sicuramente, tornando alle Guide di Dante, se mi avesse raccontato di loro Matteo Milanato (come ha magistralmente fatto nel suo articolo sul blog di Leandro Life ) o la mia amica Silvana Poli (autrice del libro “Letteratura Passe-partout”) avrei visto esaltato anche il loro aspetto ludico, amorevole.
Tuttavia va benissimo così perché ho potuto farne esperienza io stessa. Mi sono stupita come una bambina, nel momento in cui ho iniziato a conoscere la mia Guida Principale e poi, a poco a poco, tutte le altre.
Sì perché le Guide che ci affiancano sono sempre più di una, sono come un gruppo di saggi consiglieri (così li definisce Leandro e quindi immagino si autodefiniscano).
Le Guide amorevolmente (e sottolineo l’avverbio “amorevolmente”) ti suggeriscono la via migliore da prendere nel pieno rispetto del tuo libero arbitrio.
Sono sagge, non bacchettone, sono amorevoli, non mammolette. Sono belle che al primo sguardo non potrai che innamorartene come un adolescente alla sua prima cotta.
Ognuno di noi ha la Guida che si merita e ora comprendi una piccola parte di ciò che intendevo; ma di questo ti parlerò nel prossimo articolo.
Il prossimo passo verso le tue Guide Interiori
Allora, ho risvegliato in te un po’ di curiosità sulla tua Guida Interiore? Hai voglia di conoscerla? Di sapere qualcosa in più al suo riguardo?
Hai voglia di perderti nei suoi occhi? Nella sua vibrazione di Luce? Di avere qualcuno su cui contare in ogni istante soprattutto quelli più bui?
Ti basta seguirmi. Sto preparando per te il prossimo articolo, e se proprio non resisti scrivimi nei commenti i tuoi dubbi, le tue riflessioni.
Oppure iscriviti ad una masterclass gratuita di Leandro sull’Akasha o inizia a prendere contatto con l’Akasha Awareness.
Fai domande sul gruppo Facebook o fai tutto ciò che ti ho suggerito contemporaneamente.
Segui il tuo cuore, ascolta il tuo istinto, asseconda il tuo desiderio di conoscenza, non te ne potrai mai pentire, te lo assicuro.
E se l’articolo ti è piaciuto mettimi un like, lasciami un commento, fammi capire cosa ne pensi di modo che il prossimo sia ancora migliore. Possiamo così crescere insieme.
Fammi un sorriso, immagina che io ti stia sorridendo e insieme ricordiamoci di essere felici.
Con amore ti abbraccio da cuore a cuore.